INTERVENTI DI MESSA IN SICUREZZA E RIQUALIFICAZIONE DEGLI EDIFICI AD USO SCOLASTICO
La Scuola d’Infanzia “Papa Giovanni XXIII” di Molfetta, edificio oggetto di intervento, è ubicato in Viale Papa Giovanni XXIII, nella periferia nord della città, facilmente raggiungibile dalla S.S. 16 bis. L’area è individuata dal PRG vigente del Comune di Molfetta come Zona Territoriale Omogenea “B2” (art. 33.2 NTA) e in particolare viene indicata come Area per Servizi ed Attrezzature di Interesse Pubblico (art. 22 NTA).
Con riferimento alla normativa per la tutela del paesaggio, il PPTR individua tale area come “Piana Olivicola del Nord Barese” e non prescrive a tal proposito alcun vincolo di sorta. L’edificio sorge all’interno di un lotto quadrangolare recintato avente un accesso principale pedonale su Viale Papa Giovanni XXIII e due secondari carrabili, uno sulla medesima strada e uno su quella laterale, Via Simón Bolívar.
L’impronta dell’edificio è di circa 1300 mq, su un lotto di circa 3320 mq, con una percentuale di Superficie Coperta pari a circa il 40%.
Il fabbricato è stato costruito intorno al 1990, quando il territorio di Molfetta non ricadeva ancora in zona sismica. Il plesso è stato da sempre destinato all’attività scolastica; è un edificio isolato articolato su un unico livello (fatta eccezione dei vani tecnici interrati) e presenta una struttura a travi e pilastri in cemento armato, con orizzontamenti latero-cementizi nelle parti aventi altezza netta 3,00 m e copertura realizzata con tegoli prefabbricati in cemento armato precompresso negli ambienti comuni aventi altezza maggiore.
Le tamponature, semplicemente intonacate sia internamente che esternamente, sono realizzate in blocchi tradizionali di laterizio mentre i serramenti esterni si presentano con telai in alluminio senza taglio termico e vetrocamera.
Si sono riscontrate carenze nella corretta distribuzione e destinazione di alcuni ambienti, principalmente nel nucleo centrale.
Pur essendo previsto un servizio mensa, questo è organizzato con un servizio catering che introduce quotidianamente all’interno della scuola cibi già cotti e preparati dall’esterno che vengono consumati dai bambini nelle rispettive aule. Pertanto l’odierna Area Preparazione Pasti a freddo risulta eccessivamente grande rispetto al suo reale utilizzo e i servizi ad essa connessi (spogliatoi, bagni…) sono inutilmente articolati e risultano funzionalmente poco utili a causa delle loro piccole dimensioni.
Il corpo docente ha evidenziato l’assenza di uno o più spazi per lo svolgimento delle attività didattiche laboratoriali, comunitarie e di socializzazione. Queste infatti vengono svolte unicamente negli ambienti comuni a doppia altezza, che ad oggi sono gli unici adatti a tale scopo, ma non possono essere separati né disimpegnati dall’area di ingresso, ove si intrecciano flussi di utenti diversi dai bambini (docenti, personale ATA., servizio catering, genitori, operatori della manutenzione…).
Sulla base delle tavole di carpenteria originaria, nonché degli elaborati architettonici, sono stati effettuati dei rilievi geometrici per la determinazione della posizione dei pilastri e dove necessario sono state effettuate delle piccole correzioni al fine di considerare l’effettiva posizione planimetrica dei pilastri. Per la verifica dell’orditura dei solai, la dimensione delle travi a spessore si è invece proceduto con un’indagine con termocamera, mentre per la verifica di corrispondenza delle armature sono stati effettuati a campione sia delle verifiche tramite asportazione del copriferro sia analisi con pacometro.
La caratterizzazione meccanica del materiale comprende tutte le operazioni necessarie a individuare i valori delle resistenze dei materiali da impiegare in sede di verifica. Nel caso specifico di edificio esistente in cemento armato è stato necessario effettuare prove sul calcestruzzo e sulle barre di armatura, finalizzate alla valutazione della resistenza media a trazione, del limite di snervamento e dell’allungamento a carico massimo.
Le caratteristiche meccaniche dei materiali sono state determinate mediante indagini distruttive e non
distruttive. Nella fattispecie si è proceduto a:
– Carotaggi su pilastri e travi (n.5)
– Prelievo di barre di armatura su pilastri e travi (n.5)
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