VILLETTE SU 3 LIVELLI A STRUTTURA MISTA

L’intervento riguarda la realizzazione di due villette ad uso residenziale costituite da piano interrato, primo piano e sottotetto, nel Comune di Terlizzi. Le villette hanno le stesse caratteristiche, sia architettoniche, sia strutturali, nonché realizzate con gli stessi materiali; queste hanno una pianta quadrata con dimensioni valutate a filo esterno struttura di circa 11.50 x 8.50 m. Il piano interrato ha una altezza interna di 3,00m, il piano terra ha un’altezza interna di 2,7m mentre il sottotetto ha un’altezza interna che va da 1,3m a 3,0m.

La struttura è suddivisa in tre parti:

  • Sovrastruttura o struttura in elevazione;
  • Struttura di fondazione;
  • Strutture secondarie (solai e copertura in legno).

La sovrastruttura è costituita da telai longitudinali e trasversali in c.a. gettati in opera, a maglia rettangolare, ottenuti dall’assemblaggio di pilastri e travi. Tale soluzione strutturale si adatta meglio alle esigenze architettoniche ed economiche in relazione alle prestazioni strutturali che si intende perseguire. I pilastri sono stati posizionati in modo da rispettare sia le esigenze architettoniche rivolte essenzialmente a non ostacolare la fruibilità degli spazi interni all’organismo edilizio, sia le esigenze strutturali rivolte a limitare le luci di travi e solai con conseguenti vantaggi dal punto di vista deformativo degli orizzontamenti e sismici per la struttura in generale. Le travi adottate hanno sezione costante e sono classificabili in due tipologie, alte e piatte (“a spessore”): le prime offrono migliori prestazioni statiche, a parità di ogni condizione, ma comportano maggiori problemi dal punto di vista architettonico e realizzativo; le seconde hanno una dimensione di base tale che non sporgano dal pilastro più di metà altezza della trave stessa in ottemperanza alle limitazioni geometriche fornite dalle NTC. In generale le dimensioni di travi e pilastri e le relative armature sono state calcolate rispettando tutte le disposizioni della normativa vigente tra le quali si è posta particolare attenzione al criterio della Gerarchia delle Resistenze come previsto dalle NTC.

La sovrastruttura trasferisce i suoi carichi al terreno per mezzo di una struttura di transizione detta struttura di fondazione. Le caratteristiche geologiche e geotecniche del terreno, le esigenze di cantiere e le caratteristiche della sovrastruttura hanno indirizzato la scelta verso l’utilizzo di una fondazione mista, che prevede una parte realizzata con una soletta armata ed una parte con travi, entrambe di altezza pari a 40 cm, le quali per effetto dei carichi in elevazione di tipo statico, pseudo statico (vento) e dinamico (sisma), producono sul suolo uno stato sollecitativo inferiore alla resistenza ultima del terreno. L’altezza scelta per le travi e la soletta, oltre a creare una fondazione rigida rispetto al terreno fornisce, inoltre, una sufficiente rigidezza rispetto alla sovrastruttura, la quale pertanto viene preservata dalle sollecitazioni indesiderate conseguenti ai cedimenti differenziali del terreno.

La struttura secondaria è rappresentata dagli impalcati superiori, dove per la copertura del piano interrato e del piano terra, questi sono realizzati con una struttura mista in latero-cemento parzialmente gettata in opera di altezza pari a 25 cm, comprensiva di soletta in c.a. di 5 cm. I solai si compongono di nervature prefabbricate in c.a. con larghezza 12 cm, (travetti precompressi) e da pignatte interposte tra i travetti di larghezza 38 cm e lunghezza 25 cm. Il piano di copertura a due falde  invece,  è realizzato con una struttura in legno lamellare (travi principali, arcarecci e tavolato).


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